La marcia Qi Gong o XiXiHu: il movimento e il respiro
La marcia Qi Gong o XiXiHu: il movimento e il respiro per la guarigione interiore
La marcia Qi Gong è stata messa a punto da una donna cinese di nome Guo Lin (1906-1984).
Nel 1949 a seguito di un diagnosi di tumore, nonostante diversi interventi chirurgici, le diedero solo 6 mesi di vita. Non disposta a rinunciare a vivere, lottò, praticando intensamente il Qi Gong che suo nonno taoista le aveva insegnato da bambina e studiando Medicina Tradizionale Cinese sui testi antichi; in sei mesi sconfisse il tumore. Creò così un proprio metodo: il “Guo Lin Qigong”.
Dalla sua esperienza, iniziò a pensare che il Qi Gong potesse aiutare gli altri ad avere più successo nella loro lotta contro la malattia. Negli anni 70’, una volta guarita, insegnò il suo metodo con ottimi risultati e nel 1972 il ministero della salute cinese classificò questa tecnica come metodo di Qigong per la salute. Lavorò con i suoi assistenti fino alla sua morte nel 1984, viaggiando in tutta la Cina ad insegnare. Visti i successi il suo metodo si espanse anche all’estero e ad oggi è conosciuto in tutto il mondo.
In cosa consiste
Questa tecnica è molto semplice ma richiede molta concentrazione nella pratica. La marcia Qi Gong, chiamata anche XiXiHu, è una combinazione tra camminata e meditazione, anche se la sua forma appartiene a quella delle ginnastiche psicocorporee. Essa è caratterizzata da un ritmo regolare e da un respiro specifico sincronizzato con il movimento dei passi, un movimento alternato di braccia e mani e un movimento della testa che spazia sull’orizzonte con lo sguardo. XI (pronunciato CHI) = inspirare. L’inspirazione è attraverso il naso. HU (pronunciato Hou) = espirare. L’espirazione è attraverso la bocca.
Il respiro è la forza che attiva la circolazione del Qi. L’iperventilazione che segue a questo modo di respirare provoca un aumento del contenuto di ossigeno nel sangue. E’ scientificamente provato che un suo insufficiente approvvigionamento può aumentare la crescita di malattie degenerative come i tumori. Quando il corpo, invece, è ricco di ossigeno, le cellule tumorali sono contrastate.
Il vantaggio di XiXiHu è che, quando si entra nel ritmo, è come una locomotiva, non ci si può fermare. Normalmente quando ci si siede per fare meditazione, la mente può distrarsi e pensare a molte cose ed è difficile da controllare; nelle marce ciò non è possibile perché, se si inizia a pensare a qualcos’altro, si sbaglia.
Possiamo quindi affermare che questa è una marcia meditativa, una meditazione nel movimento composta da cinque passi, uno per ciascun organo per stimolare nell’ordine: Polmoni, Cuore, Milza, Fegato e Reni.
Le forze che agiscono nella marcia Qi Gong
Secondo la medicina tradizionale cinese, quando Qi (energia vitale) e Xue (sangue) fluiscono liberamente, il corpo mantiene l’equilibrio di Yin e Yang e la malattia scompare. Con la pratica del “Guo Lin Qi Gong”, il Qi e la circolazione del sangue migliorano, l’equilibrio di Yin e Yang viene ripristinato e i meridiani sono aperti consentendo il libero flusso del Qi e la YuanQi (energia dell’Origine), si rinforza.
Un’altra componente fondamentale della marcia Qi Gong è l’intenzione: “un’intenzione sostituisce mille pensieri” dice il dott. Liu Dong esperto di Medicina Cinese, promotore e divulgatore delle Marce della salute.
È necessario prendere coscienza della causa del proprio malessere o malattia e lavorare sull’intenzione: l’inspirazione di un’energia rinnovata e l’eliminazione dell’energia consumata o perversa permettono di rafforzare l’immunità e aiutare i pazienti a indebolire o riprogrammare le cellule malate per ripristinare la salute.
La combinazione di passi e respirazione regola l’attività dei 5 organi ed attiva la circolazione del Qi permettendo una profonda purificazione nel corpo, disperdendo le emozioni in eccesso e liberando la mente da pensieri o preoccupazioni. Il corpo raggiunge così uno stato di rilassamento dove ritorna ad una situazione più normale, più pulito e calmo.
Viene al contempo stimolata la vitalità, l’equilibrio e la coordinazione muscolare migliorano e la capacità di reggere lo stress aumenta. Infine le marce sono di aiuto in caso di depressione, mal di testa e insonnia.
Oggi la marcia Qi Gong è sempre più utilizzata a complemento e supporto di trattamenti di medicina occidentale per persone con tumori o malattie degenerative. Infatti negli ultimi anni si sono avviate numerose sperimentazioni in diversi ospedali di tutto il mondo.
Quanto è necessario marciare
Affinché il processo di rigenerazione cellulare sia attivato è consigliabile camminare almeno 10 minuti per organo e 3 minuti per le posture. La durata ottimale delle marce è di 60 minuti, tenuto conto naturalmente della condizione fisica e del risultato desiderato.
Per le persone molto malate è necessario iniziare il primo giorno quindici minuti, il giorno successivo 20 minuti, per arrivare a un’ora a poco a poco per abituare il corpo progressivamente.
Tutti i 5 passi devono essere praticati nella stessa sessione. Tuttavia, se se ne sente il bisogno, si può praticare un po’ più a lungo quello corrispondente all’organo in squilibrio.
L’esercizio alla fine somiglia a una passeggiata naturale ma sono possibili diverse varianti che giocano sul ritmo e sui gesti.
Nella marcia si può andare avanti ma anche tornare indietro o camminare lateralmente, rispettando sempre il ritmo del respiro e dell’intenzione.
Dopo ogni marcia, l’energia del cielo viene raccolta e abbassata al livello dell’organo corrispondente con il lao gong (punto di agopuntura corrispondente al meridiano di Pericardio 9 e situato al centro del palmo) rivolto verso l’organo per ricaricarlo di energia; si massaggia e si mantiene il contatto con il corpo per qualche secondo per concentrare l’energia.
Da soli o in compagnia?
Le marce sono praticabili anche da soli ma generalmente, per migliorarne gli effetti, è consigliato esercitarsi in gruppo e regolarmente.
L’uomo è un essere sociale che ha bisogno anche degli altri per andare avanti.
Questo metodo è l’esempio. Quando un gruppo di persone sane e malate pratica insieme, gli effetti per i meno sani sono più forti. Infatti, l’energia delle persone sane stimolerà e creerà una dinamica che aiuterà i più deboli.
Confortandosi con gli altri s’instaura un senso di appartenenza e di scambio gioioso che stabilizza le emozioni, oltre a infondere un senso di fiducia collettivo e individuale. Il ritmo del gruppo e il ritmo del respiro consentono alle persone con difficoltà di camminare per un tempo maggiore ed esercitarsi più a lungo.
Si instaura così una sensazione di felicità e di fiducia che aiuta a mantenere uno spirito combattivo. Si diventa più impegnati nella lotta e la volontà è rafforzata.
Quando uno o più membri del gruppo ha buoni risultati, poi gli altri saranno incoraggiati a mantenere una visione positiva che aiuta nel processo di guarigione.
Questa è una possibile spiegazione di come ‘’marciare Qi Gong’’ incoraggi il recupero dalle patologie degenerative e dalle infermità croniche.
Nessuno deve essere passivo e lasciato solo nella sua lotta contro le forme gravi di malattia. Xi XI Hu è un metodo per contrastare e resistere alla malattia.
Entrando in questa meditazione dinamica di un’ora, scandita dalle voci a ritmo del gruppo, tra il suono Xi e suono Hu, come un mantra, la marcia si trasforma in una danza Qi Gong. Una danza che è in grado di portare gioia ed è in grado di infondere fiducia nella capacità di superare le difficoltà grazie alla forza vitale del gruppo di cui si fa parte, una gioia che stimola le energie del corpo.
La gioia salutare che nutre l’essere a tutti i suoi livelli (fisiologico, psicologico, mentale) e che è il sostegno di tutte le guarigioni, fisiche e spirituali.
Marco Riccò, Insegnante di Qigong a Scuolatao Bologna